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Francesca Gallo
Insegna Storia dell’arte contemporanea alla Sapienza Università di Roma, dove è membro del Collegio del Dottorato di Ricerca in Storia dell’arte. I suoi studi spaziano dal XIX al XXI secolo, attorno al rapporto fra riflessione teorica, pratica artistica e nuove tecnologie. Ha dedicato diversi lavori a Jean-François Lyotard e un libro a Les Immatériaux (Roma 2008), e si è soffermata sulla trasformazione del format espositivo in rapporto alla New Media Art («Ricerche di s/confine» 2018). Ultimamente le sue ricerche sono concentrate sulle Neoavanguardie italiane, con contributi dedicati a Ketty La Rocca (Postmediabooks 2015 e la Biennale Donna 2018) e Giuseppe Chiari; alle pratiche performative («Ricerche di storia dell’arte» 2014) e alla videoarte delle origini («L’Uomo nero» 2018). Ha co-curato per Mimesis il libro All’alba dell’arte digitale. Il Festival Arte Elettronica di Camerino (2019), e per Giunti Gianni Melotti la fotografia è facile. Giuseppe Chiari nelle immagini degli anni Settanta (2019). Le collaborazioni con gli artisti prediligono ricerche di approccio concettuale, performativo e site specific, come nelle mostre Sintattica (Roma 2015) e Confluenze (Roma 2016).