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Chiara Mari
Storica dell’arte contemporanea. Ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università Cattolica di Milano discutendo una tesi sulle collaborazioni degli artisti con la Radiotelevisione italiana tra il 1968 e il 1975. Su questo tema ha pubblicato numerosi articoli e saggi in riviste scientifiche, atti di convegno, cataloghi di mostre e monografie, privilegiando una prospettiva di analisi storica. Ha approfondito l’attività di registi e autori televisivi che hanno riservato uno sguardo originale all’arte e alla sua divulgazione, come Giulio Macchi e Anna Zanoli. Ha indagato casi emblematici di intervento creativo negli spazi della programmazione Rai, tra cui l’happening Il televisore che piange di Fabio Mauri. Ha inoltre proposto una rilettura delle sigle del primo decennio di trasmissioni televisive in Italia in occasione di una più ampia indagine sul tema dei rapporti tra graphic design, nuove tecnologie e nuovi media. Recentemente ha contribuito al libro Paesaggi di parole. Toti Scialoja e i linguaggi dell’arte curato da Eloisa Morra (Carocci, 2019), con il capitolo “Una favolosa percezione dello spazio e del tempo”. Scialoja scenografo: il dialogo con Ziliotto e Calvino.