Webzine semestrale di Teatro, Video e Suono | ISSN 2532-3830 | doi: 10.47109/0102
Anatolij Vasil’ev, uno dei più eminenti registi e Maestri di teatro attualmente in vita. Nato nel 1942 a Penza, in URSS, è stato dal 1968 al 1973 allievo regista al Gitis nel corso diretto da Marija Knebel’ e Andrej Popov. I suoi primi spettacoli in URSS (anni ‘70 e ‘80) hanno riscosso un grande successo sia tra gli specialisti che tra gli spettatori (soprattutto con messe in scena di opere contemporanee - Slavkin, Remiz). A partire dalla fine degli anni ‘80, con le grandi tounée internazionali di Cerceau (1985-1989) di Slavkin e dei Sei personaggi in cerca d’autore (1987-1990) comincia il periodo in cui Vasil’ev produce molti spettacoli non solo con la compagnia del suo teatro di Mosca (chiamato “Scuola d'arte drammatica”), ma anche all’estero (in particolare in Francia, ma anche in Italia, in Germania, in Giappone, in Grecia) o in coproduzione con teatri o istituzioni straniere. Autore di importanti scritti e interventi teorici, solo in parte tradotti in italiano, e protagonista di un’intensa attività pedagogica, ha sempre praticato studiato e amato anche il cinema. Da poco ha cominciato a lavorarci più sistematicamente, sia come attore (per il ciclopico progetto DAU, mostrato a Parigi per due settimane a partire dal 23 gennaio 2019) che come regista. Asino, film girato interamente in Italia, la cui presentazione al festival cinematografico di Rotterdam 2017 è lo spunto per l’intervista qui presentata, è il suo primo lungometraggio.