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Pasquale Mari
La ricerca di Pasquale Mari dedicata all'immagine si svolge sul confine tra cinema e teatro fin dalla fondazione, a Napoli nel 1979, della compagnia Falso Movimento e poi, nel 1986, di Teatri Uniti, insieme ai registi Mario Martone e Toni Servillo.
In ambito teatrale è frequente collaboratore di Andrea De Rosa, con il quale ha realizzato, tra gli altri, Molly Sweeney (2017), Baccanti (2018), Satyricon (2019), e recentemente Solaris, adattamento teatrale di David Greig dal testo di Stanisłav Lem.
Tra i lavori più recenti di teatro musicale, per le regie di Martone il dittico Sancta Susanna/Cavalleria Rusticana all’Opera Bastille (2016), Andrea Chénier per l’inaugurazione 2017 del Teatro alla Scala, Falstaff per la Staatsoper Berlin, diretto da Daniel Barenboim (2018), Kovanchina al Teatro alla Scala (2019, premio Abbiati 2020 come miglior produzione lirica), diretta da Valeri Gergev.
Nel 2021 è stato direttore della fotografia per le produzioni broadcast di Opera di Roma/Rai Cultura, del Barbiere di Siviglia (premio Abbiati 2021) e di La Traviata, entrambe con la regia di Mario Martone. Tra i suoi lavori di cinematografia: Il verificatore (1995) di Stefano Incerti (David di Donatello opera prima), Il bagno turco (1996) e Le Fate Ignoranti (2001) di Ferzan Ozpetek, Teatro di Guerra (1999) di Mario Martone, L’uomo in più (2001) di Paolo Sorrentino; L’Ora di religione (Cannes 2002), Buongiorno, Notte (Venezia 2005) e Il regista di matrimoni (Cannes 2006) di Marco Bellocchio, Globo d’Oro alla fotografia.
Dal 2016 è titolare dell’insegnamento di Progetto Luci presso l’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma e tiene regolarmente incontri e workshop presso le Università di Padova, di Parma e all’Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli.