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Alfredo Pirri
Alfredo Pirri è nato a Cosenza nel 1957. Vive e lavora a Roma.
Il suo lavoro, col quale si è imposto all’attenzione del pubblico a partire dalla metà degli anni Ottanta, spazia tra pittura, scultura, lavori su carta e opere ambientali. Il suo linguaggio evidenzia una continua attenzione allo spazio, alla superficie, al colore, creando dei veri e propri ambienti di luce. Ogni opera diventa un luogo spaziale, emozionale e temporale, dove l'osservatore ha la possibilità di entrare per immergersi in esperienze cromatiche che lo destabilizzano e lo disorientano. Al fine di realizzare progetti multidisciplinari, in cui arte e architettura dialogano in modo armonico, ha collaborato con architetti e studi di architettura, fra i quali Nicola di Battista, ABDR, Efisio Pitzalis, Studio Labics, Studio PROAP di Lisbona.
Ha esposto in mostre personali e collettive in Italia e all’estero: Biennale di Venezia , PS1 New York, Biennale d’arte contemporanea dell’ Havana ,Palazzo delle Papesse Siena, Walter Gropius Bau Berlino, Villa Medici Roma, Bunkier Stzuki Krakov, Centro d'arte "La Pescheria" Pesaro, Museo d’arte contemporanea Rjieka, Maison de la Photo Parigi, Galleria Nazionale d’Arte Moderna Roma, Palazzo Te Mantova, Museo Archeologico Nazionale Reggio Calabria dove la sua opera “Piazza” è permanente, D-O Ark Underground Sarajevo dove la sua opera “Passi” è permanente.
Ha svolto attività d’insegnamento in diverse istituzioni fra cui: Bezalel Academy di Gerusalemme, Accademia di Lione, Università La Sapienza di Roma, Accademia Belle Arti di Urbino, Accademia Belle Arti di Palermo.
Ha curato progetti rivolti a giovani artisti (Accademia dello Scompiglio, Lucca).
Attualmente insegna Pittura presso l’Accademia di Belle arti dell’Aquila. …In tutti questi anni il mio interesse per lo spazio è rimasto predominante fino a sfiorare l’architettura... Si tratta di un interesse “politico”, inteso come tentativo di mostrare, qualcosa di necessario alla sopravvivenza stessa, una specie di battaglia a favore dell’esistenza… (Alfredo Pirri, da un’intervista a «Flash Art», 2004).